E' un 'male oscuro', spesso impercettibile dall'esterno, ma che può avere conseguenze devastanti per chi ne soffre: stiamo parlando della depressione e, più in generale, delle patologie che riguardano la salute mentale. Tematiche al centro di un convegno a San Marino. Focus sui giovani e sul crescente malessere nelle nuove generazioni. A confronto medici e specialisti sulle più recenti scoperte scientifiche, per offrire cure efficaci e personalizzate.
Anche sul Titano, spiega il direttore dell'unità di Salute Mentale Iss, Francesco Berti, "sono sempre maggiori i numeri e sempre più complessi i casi. Soprattutto dalla pandemia, c'è stata una moltiplicazione di queste situazioni che hanno un grosso impatto sugli individui che ne soffrono, ma anche sulle loro famiglie".
Due le sessioni del convegno, sulla schizofrenia e sulla depressione. “Sostenere la salute mentale dei giovani è fondamentale per il benessere della nostra società”, sottolinea il segretario alla Sanità, Mariella Mularoni. “Intervenire su questi temi, soprattutto in epoca post-Covid, rappresenta un nostro obiettivo istituzionale, un impegno morale e un investimento per il futuro”, aggiunge il direttore generale Iss, Francesco Bevere.
Fondamentale intercettare il disagio prima possibile. Cosa fare, allora, se si nota che qualcosa non va? Necessario "non perdere tempo - risponde Francesco Berti - e rivolgersi agli esperti e ai servizi". La consultazione, spiega, può essere richiesta anche dai familiari. Importante "non sottovalutare segnali" relativi, ad esempio, a un cambiamento delle abitudini di vita del giovane.
Nel servizio l'intervista a Francesco Berti, direttore Uoc Salute Mentale Iss