Viene raccontata sulla pagina ufficiale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità la storia di Oreste, un paziente della Repubblica di San Marino, che ha affrontato una serie di sfide mediche complesse a seguito di gravi ustioni che hanno colpito quasi metà del suo corpo mentre cercava di spegnere un incendio. È l'infermiera professionale dell'ISS Anna Laderchi, che l'ha seguito, a raccontare la sua storia all'ufficio regionale europeo dell'OMS sui social per il ciclo #Stories_of_AMR, che mira a sensibilizzare sull'impatto della resistenza antimicrobica.
"Ho assistito a una storia incredibile di sopravvivenza e scienza", racconta Laderchi, "che coinvolge un paziente di nome Oreste, uno specialista in malattie infettive, il dottor Arlotti, e batteri resistenti agli antibiotici." Nel corso degli anni Oreste ha subito più ricoveri per affrontare tre episodi di shock settico, trapianti di pelle e sterno e un intervento chirurgico al cuore. Questi trattamenti lo hanno esposto a diverse infezioni batteriche, anche di batteri resistenti agli antibiotici.
L'infermiera sulla pagina dell'OMS plaude il lavoro dell'infettivologo Massimo Arlotti, che ha analizzato i batteri resistenti presenti nel corpo di Oreste e ha selezionato con precisione l'antibiotico più efficace e il giusto dosaggio. "Grazie alla sua competenza e alla dedizione costante, - scrive - il dottor Arlotti è riuscito a salvare la vita di Oreste. Questo straordinario risultato sottolinea l'importanza degli antibiotici come risorsa fondamentale, quando usati in modo saggio e responsabile."
Oreste ha raggiunto recentemente un traguardo importante, celebrando il suo 74º compleanno.