San Marino ricrea l'incantesimo. In continuità ideale con l'evento del 2001, la cerimonia di inaugurazione dei 17esimi Giochi dei Piccoli Stati d'Europa, firmata Vittorio Picconi, colpisce per impatto emotivo e spettacolarità. Giochi d'acqua, di luce, di fuoco e colore a lasciare a bocca aperta gli oltre seimila spettatori dello Stadium.
Si apre all'insegna della grazia e dell'eleganza la cerimonia, con l'omaggio floreale delle 22 ancelle. In tribuna le più alte cariche della Repubblica, il Principe Alberto II di Monaco, il Principe ereditario Guglielmo di Lussemburgo, il Presidente del Cio Thomas Bach. Entrano in campo i 618 bambini delle scuole elementari e medie della Repubblica. Sono loro a far dar cornice alla sfilata delle nove delegazioni: prima Andorra, poi Cipro, seguita da Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro per la prima volta e infine San Marino, con Letizia Giardi a far da portabandiera, incitata dal pubblico di casa. Tutti pronti quindi per l'inno “Olympian Dream”, eseguito da un team di artisti tutto sammarinese: Monica Hill, il baritono Luca Grassi e la Corale, diretta dal Maestro Fausto Giacomini.
“Bentornati dove tutto è iniziato” – così il Presidente del Cons, ricordando l'esordio dei Giochi nel 1985 proprio in territorio sammarinese. “Together” il tema portante dell'edizione – ha rimarcato Gianprimo Giardi – in un momento storico nel quale lo sport è chiamato a fare il suo per combattere diversità e divisione”. La parola quindi al Segretario di Stato allo Sport Marco Podeschi, che ha sottolineato la volontà del Titano di puntare, in questi Giochi, sulla sostenibilità e la sicurezza ambientale, “perché anche lo sport – ha detto - può e deve rappresentare un’occasione per tendere a un mondo eticamente più virtuoso”. Poi i saluti del presidente dei Comitati Olimpici Europei Janez Kocijancic, che ha lodato l'organizzazione di San Marino in tempi non facili nemmeno sotto il profilo economico; infine, l'intervento del presidente del CIO Thomas Bach, a testimonianza dell’alta considerazione che i massimi organismi sportivi a livello mondiale hanno nei confronti delle piccole realtà. E' quindi la Reggenza a dichiarare ufficialmente aperti i Giochi.
Dopo la sfilata delle squadre prevista ad inizio cerimonia e non a chiusura, Picconi sovverte un'altra consuetudine: nove i tedofori, Alessandra Perilli a rappresentare il Titano. Insieme danno vita ad un'unica fiamma da cui l'angelo del fuoco attinge per accendere il tripode olimpico.
Sul finale è la Compagnia dei Folli ad accompagnare lo Stadium in una dimensione onirica, fino all'ultimo, atteso, atto della festa, con lo spettacolo piro-musicale. Questa, l'ultima istantanea di una cerimonia da ricordare. La magia prosegue ora sui campi di gara.
Si apre all'insegna della grazia e dell'eleganza la cerimonia, con l'omaggio floreale delle 22 ancelle. In tribuna le più alte cariche della Repubblica, il Principe Alberto II di Monaco, il Principe ereditario Guglielmo di Lussemburgo, il Presidente del Cio Thomas Bach. Entrano in campo i 618 bambini delle scuole elementari e medie della Repubblica. Sono loro a far dar cornice alla sfilata delle nove delegazioni: prima Andorra, poi Cipro, seguita da Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro per la prima volta e infine San Marino, con Letizia Giardi a far da portabandiera, incitata dal pubblico di casa. Tutti pronti quindi per l'inno “Olympian Dream”, eseguito da un team di artisti tutto sammarinese: Monica Hill, il baritono Luca Grassi e la Corale, diretta dal Maestro Fausto Giacomini.
“Bentornati dove tutto è iniziato” – così il Presidente del Cons, ricordando l'esordio dei Giochi nel 1985 proprio in territorio sammarinese. “Together” il tema portante dell'edizione – ha rimarcato Gianprimo Giardi – in un momento storico nel quale lo sport è chiamato a fare il suo per combattere diversità e divisione”. La parola quindi al Segretario di Stato allo Sport Marco Podeschi, che ha sottolineato la volontà del Titano di puntare, in questi Giochi, sulla sostenibilità e la sicurezza ambientale, “perché anche lo sport – ha detto - può e deve rappresentare un’occasione per tendere a un mondo eticamente più virtuoso”. Poi i saluti del presidente dei Comitati Olimpici Europei Janez Kocijancic, che ha lodato l'organizzazione di San Marino in tempi non facili nemmeno sotto il profilo economico; infine, l'intervento del presidente del CIO Thomas Bach, a testimonianza dell’alta considerazione che i massimi organismi sportivi a livello mondiale hanno nei confronti delle piccole realtà. E' quindi la Reggenza a dichiarare ufficialmente aperti i Giochi.
Dopo la sfilata delle squadre prevista ad inizio cerimonia e non a chiusura, Picconi sovverte un'altra consuetudine: nove i tedofori, Alessandra Perilli a rappresentare il Titano. Insieme danno vita ad un'unica fiamma da cui l'angelo del fuoco attinge per accendere il tripode olimpico.
Sul finale è la Compagnia dei Folli ad accompagnare lo Stadium in una dimensione onirica, fino all'ultimo, atteso, atto della festa, con lo spettacolo piro-musicale. Questa, l'ultima istantanea di una cerimonia da ricordare. La magia prosegue ora sui campi di gara.
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