Diciotto opere che racchiudono il concetto dell’arte del fare. Ma un fare che vuole andare oltre il progetto per pochi che hanno tutto. Riacquisire la dimensione etica, guardare al sociale: è questa la sfida di San Marino nell’undicesima mostra internazionale di architettura. Una sfida che è anche missione, e che risponde alla vocazione alla solidarietà e al patrimonio millenario di libertà, a dimostrazione che anche un piccolo Stato può dare il suo contributo per la soluzione dei grandi problemi della terra.
San Marino presenta a Venezia una selezione tra i più importanti progetti realizzati negli ultimi anni per dare risposte concrete ai problemi di varie aree del sud del mondo. Luoghi lontani non solo geograficamente, ma nell’idea stessa di sopravvivenza. Luoghi in cui mancano case, acqua, cibo, dove ogni giorno si lotta per non morire.
A completare la mostra una selezione di progetti realizzati durante i laboratori didattici, che affrontano il problema della depurazione e del trasporto dell’acqua e del miglioramento delle condizioni igieniche in Africa. Per finire una installazione che è un provocatorio messaggio di pace: una mina antiuomo che illumina.
San Marino presenta a Venezia una selezione tra i più importanti progetti realizzati negli ultimi anni per dare risposte concrete ai problemi di varie aree del sud del mondo. Luoghi lontani non solo geograficamente, ma nell’idea stessa di sopravvivenza. Luoghi in cui mancano case, acqua, cibo, dove ogni giorno si lotta per non morire.
A completare la mostra una selezione di progetti realizzati durante i laboratori didattici, che affrontano il problema della depurazione e del trasporto dell’acqua e del miglioramento delle condizioni igieniche in Africa. Per finire una installazione che è un provocatorio messaggio di pace: una mina antiuomo che illumina.
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