Il periodo delle misure draconiane, terminerà allo scoccare della mezzanotte. Essenziale, da quel momento, sarà il senso di responsabilità dei cittadini. Via libera allora, da domani, agli spostamenti all'interno del territorio, ma con particolare attenzione al distanziamento sociale ed al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione. Resta vietato, ovviamente, qualsiasi assembramento. Inevitabile l'attesa, poi – dopo il lungo periodo di rigido lockdown -, per le norme sulla mobilità transfrontaliera.
L'entrata e l'uscita dalla Repubblica sarà possibile non solo – come in precedenza – per motivi di lavoro, salute, o per il rientro al domicilio; ma anche per le visite ai congiunti, purché ciò avvenga nei territori di Emilia-Romagna e Marche. E pure la passeggiata o la corsetta in Riviera non saranno più un miraggio, perché sarà consentito recarsi, per svolgere “attività motorie”, nelle Province limitrofe. Nello stesso ambito territoriale si potranno raggiungere seconde case o imbarcazioni di proprietà, per svolgere le necessarie manutenzioni. Per tutte queste regole, naturalmente, vale la reciprocità con i residenti oltreconfine. Confermata, per il resto, sul Titano, la chiusura di musei e luoghi della cultura; la sospensione di eventi, competizioni sportive, convegni e così via.
Le cerimonie religiose e i funerali saranno invece consentiti, purché nel rispetto dei presidi stabiliti con delibera del Congresso in accordo con la Diocesi. Sul punto, dunque, vi sarebbe una maggiore apertura rispetto a quanto deciso in Italia. Ma non è l'unica differenza. A San Marino, infatti, già dal 18 maggio, potranno riaprire al pubblico – seppur con severe misure di protezione – strutture ricettive ed attività di ristorazione con servizio al tavolo; ad esempio bar e ristoranti. Stessa data, ma regole ancor più stringenti, per centri estetici, parrucchieri e tatuatori. Mentre 2 settimane dopo – il 31 maggio – sarà la volta di centri sportivi, piscine, centri benessere e palestre. Per il resto via libera generalizzato, già da domani, per le attività di commercio al dettaglio; per i mercati all'aperto, dove si vendano alimentari. Così come per le attività industriali, artigianali, di commercio all'ingrosso e le libere professioni. Il tutto anche all'interno di grandi strutture e centri commerciali; e sempre rispettando le disposizioni di sicurezza indicate nel decreto-legge numero 68. Per quanto riguarda il Tribunale, il termine del periodo di ferie giudiziarie straordinario è prorogato al 24 maggio. Permane infine la sospensione della “didattica in presenza” nelle scuole di ogni ordine e grado; mentre è dato mandato alle Segreterie Istruzione e Sanità di attivare interventi educativi rivolti agli alunni con disabilità, approntando le migliori modalità e fino al termine del corrente anno scolastico.