Innanzitutto è bene sottolineare un fatto: nonostante la recessione il cosiddetto “pezzo di carta” ha ancora un valore non indifferente, a San Marino, nella ricerca di una occupazione; sempre che – beninteso – non sia considerato un punto d'arrivo. Possono rivelarsi preziosi – allora – master, corsi di formazione, esperienze sul campo; in caso contrario – fanno sapere dall'Ufficio del Lavoro – il titolo perde progressivamente valore. Importante, poi, sia sul Titano che altrove, aggiungere alla triennale la laurea specialistica: specificamente richiesta, in molti casi, nelle richieste numeriche che giungono all'Ufficio. Nonostante tutto, dai dati statistici, relativi al mese di marzo, si registra un aumento di disoccupati con elevata scolarizzazione. Sono cresciuti di 11 unità, rispetto all'anno scorso, quelli in possesso di semplice diploma universitario; 58, in più, addirittura, coloro che hanno conseguito una laurea specialistica. Un fatto che si può spiegare – almeno parzialmente – dalle recenti crisi aziendali, che hanno lasciato a spasso anche diversi laureati, specie quelli provenienti dal settore bancario/finanziario. E allora su quali Facoltà orientarsi per sperare di trovare un posto il più possibile appagante? Se si considera il mercato del lavoro sammarinese le figure più richieste sarebbero quelle di ingegneri – meccanici, elettronici, ecc. -, informatici, esperti di marketing e laureati in materie tecnico-sanitarie. Meno spendibili i diplomi universitari in discipline umanistiche; ma è comunque possibile trovare sbocchi occupazionali interessanti se si accompagna la laurea a percorsi professionali altamente qualificanti e al di fuori dei settori di impiego per così dire “più naturali”. Tanti infine, sul Titano, i laureati in giurisprudenza. Per alcuni di loro, tuttavia, con le adeguate specializzazioni, potrebbero aprirsi prospettive interessanti nell'ottica della progressiva internazionalizzazione del Sistema Paese
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