Anche a San Marino crescono le pagine visitate e i visitatori che si rivolgono all'Istituto Sicurezza Sociale utilizzando Internet o che seguono quanto viene pubblicato sui profili dell'Iss presenti sui social media. Sono infatti 11,5 milioni gli italiani (il 42% degli adulti), secondo una recente indagine dell'Istituto M.Negri di Milano (2015), che cercano su internet informazioni che riguardano la salute, la cura e le patologie. Il dato sammarinese emerge dall'analisi statistica compiuta sul sito www.iss.sm relativa agli accessi e alle pagine visitate nei primi sei mesi del 2017 paragonati a quelli effettuati nello stesso periodo dell'anno scorso. Da gennaio a giugno 2016 sono stati 36.210 i visitatori totali del sito Iss, con una media di poco più di seimila visitatori al mese e un picco massimo di 6.185 visitatori ad aprile e un minimo di 5.930 visitatori a gennaio. Nello stesso periodo del 2017 invece, i visitatori totali sono stati 62.432, pari a una media di oltre 10.400 visitatori al mese e con un picco massimo raggiunto a giugno di 12.369 (mentre il mese con meno visitatori è stato gennaio con 9.178). In pratica sono quasi raddoppiati i visitatori in un anno. Stesso andamento anche per quanto riguarda le visite, passate dalle 48.089 dei primi sei mesi del 2016 alle 86.662 registrate da gennaio a giugno 2017. Internet (e con esso i social media) ha profondamente modificato i rapporti tra strutture sanitarie, medici e cittadini nello scenario contemporaneo della cura e della salute e oggi si colloca in terza posizione tra le fonti principalmente impiegate dai cittadini, subito dopo il medico di famiglia e lo specialista. Che l'informazione sanitaria debba passare anche attraverso i social non lo dicono solo i numeri, ma è suggerito anche da diverse organizzazioni sanitarie, tra le quali l'Organizzazione mondiale della Sanità. Se nel corso degli ultimi due anni la crescita è stata costante, il web è ancora poco usato per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie, mentre nei paesi anglosassoni ospedali, istituzioni sanitarie e associazioni di pazienti si affidano ai social media per arrivare più velocemente ai cittadini. L'Oms, i Cdc di Atlanta, il National Cancer Institute usano i social media per comunicare con il pubblico, per attivare programmi di promozione della salute e campagne di prevenzione, per informare in modo attivo e partecipativo i cittadini/pazienti e per ascoltare le loro storie e le loro richieste.
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