E' l’esperienza italiana al centro del convegno che a Santa Chiara ha visto la presenza del sottosegretario ai beni e alle attività culturali, Nicola Bono, per discutere della candidatura di San Marino all'ingresso nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco. Il segretario agli esteri Berardi ha aperto i lavori ricordando come questo passo compiuto da San Marino sia lo spunto per sostenere quel processo di sensibilizzazione all’interno degli stati sull’importanza dei propri beni culturali. Il sottosegretario Bono ha poi parlato dell’esperienza italiana, che in pochi anni ha portato il 'belpaese' ad avere il maggiore numero di siti iscritti al patrimonio Unesco. Per Bono il piano di gestione e’ l’elemento centrale di un processo di tutela e sviluppo per costruire un turismo culturale. 'Entrati nella lista – ha detto – si accendono i riflettori internazionali, ma a ciò deve seguire una strategia per mantenere alto l’interesse'. l’architetto Manuel Roberto Guido ha illustrato i passi compiuti sull’ultimo sito in ordine di tempo riconosciuto dall’Unesco: Siracusa. L’ambasciatore Edith Tamagnini ha illustrato il dossier sammarinese consegnato ai tecnici dell’ agenzia Onu, mentre il segretario agli istituti culturali, Giovanni Lonfernini, ha chiuso i lavori rimarcando l’importanza del passo compiuto dal Titano.
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