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San Marino per la prima volta candida un volontario al Nobel per la Pace

3 feb 2020
@fb
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"Ho ricevuto la candidatura al Nobel per la Pace. È il più grande onore della mia vita finora. Sono a corto di parole. È un sogno che si avvera, un sogno che mai avrei sperato di concretizzare". Sono le prime parole del post di Nicolò Govoni. 27 anni, un impegno concreto per la tutela dei diritti umani e la promozione della dignità della persona - soprattutto bambini - con iniziative per il diritto all'istruzione in India o contro le condizioni degradanti nel campo profughi dell'Isola di Samos. Per la prima volta San Marino, attraverso la parlamentare di Repubblica Futura Sara Conti, ha presentato la sua candidatura a Premio Nobel per la Pace 2020. 

 "Vi chiedo di aiutarmi a diffondere questo sogno al massimo. Facciamo 5000 condivisioni per ringraziare il Consigliere Sara Conti e Paolo Berardi per aver creduto in me, in noi, nella nostra Missione e nei valori per cui combattiamo ogni giorno", scrive Nicolò. E credo che, in un mondo sempre più freddo e diviso, sia giusto celebrare queste persone e l’amore che le muove.
"È la prima volta nella storia di San Marino che lo Stato candida qualcuno al Nobel - si legge nel post - Noi siamo i primi. Noi. Perché considero questo un nostro traguardo, non solo mio. Siamo stati noi, insieme, a creare Still I Rise, la ONLUS internazionale indipendente più forte d’Italia, e siamo noi ad aver costruito Mazì, la prima Scuola per minori profughi di Samos, da alcuni chiamata la “scuola più bella del mondo”, e siamo noi ad aver creato un Movimento non politico né religioso ma profondamente umano, sempre dicendo “Sì” al vero aiuto umanitario e “No” ai costrutti e alle finzioni del business. Questi siamo noi. E questo riconoscimento va a tutti noi. Grazie di essere rimasti al mio fianco fino ad ora. Il meglio, lo giuro, deve ancora venire"



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