Secondo quanto riportato dal giornalista italiano Nicola Porro nel suo blog il giudice sammarinese Valeria Pierfelici sarebbe pronta a chiedere un risarcimento di 4 milioni di euro a Mark Zuckerberg. La vicenda, rilanciata da Luigi Bisignani su "Il Tempo" e ripresa anche da altri quotidiani on line italiani e internazionali, risalirebbe al 2019 quando, a seguito di episodi di hackeraggio della piattaforma Facebook, i dati personali di milioni di utenti sarebbero finiti in rete.
Le segnalazioni pervenute al tribunale del Titano, anche da parte di tre Segretari di Stato dei quali è stato pubblicato il numero di cellulare, hanno fatto aprire all’Autorità della privacy di San Marino un’istruttoria che si è poi conclusa con la sanzione a Facebook per violazione dell’articolo 33 della Legge 171/2018 – adottata da San Marino per stare al passo del Regolamento UE sul Gdpr- per mancanza di adeguate misure di sicurezza dei dati personali degli utenti sammarinesi.
La somma non sarebbe così cospicua per la multinazionale americana, ma il rischio potrebbe essere un effetto domino a livello globale. Secondo quanto riportato da "Il Tempo", se la sentenza di Appello confermerà la fondatezza dei rilievi dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, ricostruiti anche attraverso il coinvolgimento della Gendarmeria, si rischia di armare le altre Authority privacy del mondo per comminare sanzioni a pioggia su Meta. E quei 4 milioni di euro – calcolati sull’esiguo numero di sammarinesi la cui privacy è stata violata – se moltiplicati sulla sterminata massa di soggetti coinvolti in questa disavventura, rischiano di diventare potenzialmente oltre 166 miliardi di euro di “sanzioni”.
Occhi puntati quindi verso il 14 dicembre, data in cui si attende la decisione del giudice sammarinese.