Guardare oltre l'emergenza covid; ripartendo dall'ambiente, e i potenziali flussi turistici connessi. Da qui l'importanza del “Cammino del Titano”: percorso di rara bellezza e valore naturalistico; 43 chilometri di lunghezza, 1.800 metri di dislivello. Un progetto, è stato ricordato in conferenza stampa dal Segretario di Stato al Turismo, iniziato già nel corso della precedente legislatura. “Quando un'iniziativa è valida – ha puntualizzato Pedini Amati – la sposiamo e la portiamo avanti indipendentemente da tutto”. “Il nome Cammino del Titano – ha detto dal canto suo il Segretario al Territorio Canti – vuole rievocare un viaggio all'interno delle radici della Repubblica più antica al Mondo”, che ospita una grande ricchezza paesaggistica e culturale. Un “anello biancoazzurro”, sul quale si innestano 8 ulteriori percorsi “tematici”; per un totale di 110 chilometri di itinerari escursionistici, attraverso tutti i Castelli. Il logo evoca allora un senso di dinamica circolarità; la costanza e la tenacia necessarie a portare a termine il percorso. Richiamato, poi, il fascino dei panorami che può ammirare il trekker. Già realizzata anche una cartina CAI, di quelle utilizzate da tutti gli escursionisti del Mondo; e si sta creando anche una app. In atto, insomma, una precisa scelta strategica in ambito turistico. Tutto pronto, a questo punto, sul piano della sentieristica. Giovedì l'inaugurazione, con un'udienza a Palazzo Pubblico di fronte ai Capitani Reggenti. A seguire il taglio del nastro alla Porta della Rupe; da dove partirà una delegazione che, in un suggestivo viaggio per i vari sentieri, incontrerà tutti i Capitani di Castello.
Nel servizio l'intervista a Federico Pedini Amati – Segretario di Stato Turismo