Anna Mei, campionessa mondiale ed europea di ultracycling, è partita dalla porta del Paese destinazione Roma per sostenere la ricerca in favore dei bambini malati di epidermiolisi bollosa, una malattia rara che colpisce i bambini sin dalla nascita e che rende la pelle fragile come le “ali di una farfalla”.
E' affiancata in questa impresa da una azienda romagnola.
L’epidermiolisi bollosa è una malattia genetica rara che porta chi ne è affetto a dover convivere, per tutta la vita, con vesciche, bolle e piaghe dolorose, generate da ogni minimo sfregamento della pelle. Da qui il nome di bambini farfalla, alludendo appunto alla delicatezza della loro pelle. Ancora non vi è cura.
Anna tenterà una nuova impresa ciclistica pedalando da San Marino a Roma e ritorno, raggiungendo la distanza di 650km, con un dislivello positivo superiore ai 7 mila metri.
Milanese, classe 1967, dopo aver vinto in campo europeo e mondiale vari titoli sia nelle 24 che nelle 12 ore e dopo aver ottenuto vari record del mondo in pista, sempre di endurance, torna in sella, ma questa volta non in pista
“Credo che l’obiettivo sia il vero motore di tutto. Portare sulla maglia il simbolo dell’epidermiolisi bollosa è, per me, fonte di continua ispirazione e forza – spiega l’atleta - Sento che le mie gambe sono ancora in grado di pedalare per lunghi chilometraggi e tali distanze mi portano a comprendere meglio il vero senso del sacrificio, elemento sempre presente nella vita dei bambini malati”.