“L'atteso confronto di venerdì scorso con i Segretari di Stato Renzi, Zafferani e Podeschi, alla presenza dei sindacati e del Presidente di Rtv, Gasperoni si è rivelato prettamente interlocutorio, senza dare riscontro concreto alle domande e aspettative poste in relazione alle prospettive future dell'emittente radiotelevisiva di Stato e sulle iniziative del Governo per sviluppare e consolidare il settore”. Così in una nota la Rappresentanza sindacale aziendale. All'origine dello stallo, secondo la Rsa, il nuovo Piano frequenze e l'accordo con l'Italia. “Riguardo alla "volontà" espressa nel CdA e dalla Direzione sull'ipotesi di tagli ai costi, la delegazione di governo – fanno sapere - non è entrata in argomento, anche di fronte alla contrarietà delle organizzazioni sindacali e della stessa RSA, che hanno ribadito l'importanza di mantenere una qualità di produzione sempre più efficace così come l'assoluta priorità della salvaguardia dei posti di lavoro. Promettono in tal senso di vigilare, insieme ai sindacati, e si riserveranno “di dichiarare lo stato di mobilitazione nel caso in cui – avvertono - vi siano inaccettabili passi indietro”. Le parti si rivedranno nella prima decade di settembre per continuare la verifica sulle prospettive.
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