Saremo sempre più 'green': quelli del risparmio e dell'efficienza energetica sono processi inarrestabili che, progressivamente, stanno cambiando le abitudini dei cittadini. Per capire a che punto siamo sul Titano, si deve consultare la relazione dell'Autorità per i servizi pubblici e l'energia sullo stato di attuazione del Piano energetico nazionale su cui ha riferito il segretario di Stato Marco Podeschi a conclusione della sessione di agosto del Consiglio.
Una parte del testo è dedicato al fotovoltaico. A fine 2015 erano 1.043 gli impianti attivi in Repubblica. Di questi, 963 hanno beneficiato di “tariffe incentivanti”. Vuol dire che lo Stato, tramite l'Aass, eroga per questi impianti una tariffa legata alla produzione totale di energia che si traduce in soldi versati all'utente. La tendenza a utilizzare i pannelli solari è in crescita: ad esempio, se nel 2010 erano solo 10 gli impianti che hanno goduto delle particolari tariffe, nel 2015 sono stati 264. Grazie al fotovoltaico, nell'anno di riferimento, si è evitato di immettere in atmosfera più di 4 milioni di chili di co2.
L'eolico non sembra invece appetibile, a causa della scarsa intensità e costanza dei venti, eccezion fatta per mini e micro-turbine. Uno dei settori su cui intervenire è quello industriale che, da solo, assorbe più della metà dei consumi elettrici e di gas. In questo caso, si potrebbero migliorare edifici, impianti e processi, con un occhio all'ambiente. Nella relazione emerge quanto i privati reputino sempre più interessante la possibilità di qualificare energicamente gli immobili.
Simboli di sensibilità 'green' ci sono anche nella pubblica amministrazione. Si pensi alla scuola di Falciano che, grazie ai pannelli, è oggi indipendente oppure alla sostituzione di caldaie a gasolio con quelle a gas in edifici pubblici. Sulla Superstrada, da qualche giorno, i vecchi lampioni sono stati sostituiti con quelli a led. Si è solo all'inizio, quindi, di uno scenario tutto nuovo.
Mauro Torresi
Una parte del testo è dedicato al fotovoltaico. A fine 2015 erano 1.043 gli impianti attivi in Repubblica. Di questi, 963 hanno beneficiato di “tariffe incentivanti”. Vuol dire che lo Stato, tramite l'Aass, eroga per questi impianti una tariffa legata alla produzione totale di energia che si traduce in soldi versati all'utente. La tendenza a utilizzare i pannelli solari è in crescita: ad esempio, se nel 2010 erano solo 10 gli impianti che hanno goduto delle particolari tariffe, nel 2015 sono stati 264. Grazie al fotovoltaico, nell'anno di riferimento, si è evitato di immettere in atmosfera più di 4 milioni di chili di co2.
L'eolico non sembra invece appetibile, a causa della scarsa intensità e costanza dei venti, eccezion fatta per mini e micro-turbine. Uno dei settori su cui intervenire è quello industriale che, da solo, assorbe più della metà dei consumi elettrici e di gas. In questo caso, si potrebbero migliorare edifici, impianti e processi, con un occhio all'ambiente. Nella relazione emerge quanto i privati reputino sempre più interessante la possibilità di qualificare energicamente gli immobili.
Simboli di sensibilità 'green' ci sono anche nella pubblica amministrazione. Si pensi alla scuola di Falciano che, grazie ai pannelli, è oggi indipendente oppure alla sostituzione di caldaie a gasolio con quelle a gas in edifici pubblici. Sulla Superstrada, da qualche giorno, i vecchi lampioni sono stati sostituiti con quelli a led. Si è solo all'inizio, quindi, di uno scenario tutto nuovo.
Mauro Torresi
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