Un protocollo che segna il riconoscimento di un percorso avviato dal 2010, la svolta nel 2012 con il memorandum d'intesa fra segreteria alla Sanità e ministero italiano poi consolidato nei tavoli tecnici e che apre prospettive per San Marino: mutuo riconoscimento nella donazione e acquisizione di sangue entro regole europee, grazie all'accreditamento con l'Italia, e che va di pari passo anche con una maggiore qualità dei servizi, nell'ottica della riorganizzazione del laboratorio analisi e del centro trasfusionale.
Laboratorio analisi e trasfusionale: insieme una struttura grande – dice il direttore generale dell'ISS - Bianca Caruso – che mette in luce il valore della donazione come esempio di civiltà” e insieme anche la possibilità di un ritorno per San Marino, per esempio nell'ambito dei plasmaderivati, che ad oggi San Marino acquista. Anche il direttore dell'Authority Gualtieri dettaglia i vantaggi: l'ingresso nella rete italiana ed europea della donazione senza limitazioni (laddove ad oggi San Marino non può cedere sangue); donazione del sangue cordonale nella rete pubblica italiana, lo scambio di competenze e il supporto della rete italiana sulla rintracciabilità. Ma senza dimenticare il volto solidaristico della donazione del sangue a San Marino.
1200 donazioni l'anno, per altrettanti donatori attivi: i dati dell'AVVSO dal Presidente Antonio Morri, che sottolinea l'importanza del nuovo percorso non solo per un ragionamento economico, ma per mettere a frutto a pieno la solidarietà dei sammarinesi.
Nel video, le interviste al segretario alla Sanità, Francesaco Mussoni e al Dirigente dell'Authority Sanitaria, Andrea Gualtieri
Laboratorio analisi e trasfusionale: insieme una struttura grande – dice il direttore generale dell'ISS - Bianca Caruso – che mette in luce il valore della donazione come esempio di civiltà” e insieme anche la possibilità di un ritorno per San Marino, per esempio nell'ambito dei plasmaderivati, che ad oggi San Marino acquista. Anche il direttore dell'Authority Gualtieri dettaglia i vantaggi: l'ingresso nella rete italiana ed europea della donazione senza limitazioni (laddove ad oggi San Marino non può cedere sangue); donazione del sangue cordonale nella rete pubblica italiana, lo scambio di competenze e il supporto della rete italiana sulla rintracciabilità. Ma senza dimenticare il volto solidaristico della donazione del sangue a San Marino.
1200 donazioni l'anno, per altrettanti donatori attivi: i dati dell'AVVSO dal Presidente Antonio Morri, che sottolinea l'importanza del nuovo percorso non solo per un ragionamento economico, ma per mettere a frutto a pieno la solidarietà dei sammarinesi.
Nel video, le interviste al segretario alla Sanità, Francesaco Mussoni e al Dirigente dell'Authority Sanitaria, Andrea Gualtieri
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