Una messa in memoria di Vincenzo Muccioli. Così la comunità di san Patrignano spiega che ricorderà il suo fondatore, alla presenza, "di tutti i ragazzi della comunità, dei responsabili e delle associazioni di tutta Italia legate alla comunità". Giovedì, 18esimo anniversario della scomparsa, alle 14 nell'auditorium di San Patrignano don Fiorenzo, parroco della Comunità, celebrerà la cerimonia. "Un momento particolarmente importante per tutti coloro che l'hanno conosciuto, ma anche per chi grazie alla sua intuizione di oltre 30 anni fa, sta oggi riprendendo in mano la sua vita" si legge in una nota. Ma questo sarà il primo anniversario dopo che il 27 marzo scorso, in polemica con la Comunità, la famiglia ha deciso di riesumare la salma di Muccioli dal cimitero di San Patrignano dove si trovava dal 19 settembre '95. Una decisione presa - aveva sottolineto allora la moglie - "perche' la comunità, che insieme abbiamo fondato ed a cui abbiamo donato ogni risorsa spirituale e materiale, per oltre 35 anni, non rispecchia più in alcun modo, nella sostanza dell'opera che quotidianamente svolge, lo spirito, il messaggio ed il metodo di recupero del fondatore". Dopo la cremazione Muccioli riposa ora nel cimitero di Rimini nella tomba della famiglia della moglie, Maria Antonietta Cappelli. "Mi sono sentita in dovere - spiegò la donna - di portarlo via da un luogo che ormai non lo rappresenta più". Il trasferimento della sepoltura di Muccioli dal cimitero adiacente a San Patrignano, dove riposano anche 15 ragazzi deceduti in comunità tra l' '85 e il '94, era di fatto stato richiesto e voluto dalla vedova in segno di 'disapprovazione' nei confronti dell'attuale gestione di Letizia e Gian Marco Moratti.
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