San Marino ricorda uno dei momenti centrali della sua storia: il 5 febbraio 1740, data di riconquista della libertà dopo l'occupazione del Cardinale Alberoni. Oggi la Repubblica celebra la sua compatrona Sant'Agata, con un protocollo invariato nel tempo. Alle 11 gli Ecc.mi Capitani Reggenti Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta da Palazzo Pubblico hanno raggiunto in corteo la Cripta di Sant'Agata nella quale è stata celebra la Santa Messa, trasmessa in diretta da San Marino Rtv ed officiata dal vescovo di San Marino Montefeltro. Monsignor Andrea Turazzi ha ricordato la figura forte della giovane donna, simbolo di resistenza, ribellione e coraggio che morì nella sua cella il 5 febbraio 251, “testimonianza di equilibrio che il cristianesimo ha ristabilito nelle pari dignità”.
Nel primo pomeriggio la seconda fase delle celebrazioni, con l'alzabandiera sull'inno nazionale l'uscita da Palazzo Pubblico del corteo guidato dalla Reggenza, in abiti tradizionali, e diretto alla Basilica del Santo. Poco dopo, sopraggiunge la processione partita da Borgo Maggiore, con la reliquia della martire. Ad officiare la messa, come tradizione, il parroco di Serravalle.