Sul corpo nessun segno di violenza, non un ematoma, non un taglio. Probabilmente è stata un’overdose a prendersi la vita di Gimmi Ugolini: 31 anni, di Verucchio. I suoi problemi di tossicodipendenza erano noti a tutti, anche alle forze dell’ordine. E’ stato trovato questa mattina, all’alba, da una dipendente dell’ospedale Franchini di Santarcangelo e da un addetto alla manutenzione degli impianti d’ossigeno. Erano le 6 e 30 e per lui non c’era più niente da fare, la salma era riversa a terra, vicino al Pronto Soccorso del Nosocomio. Forse un suo compagno di strada – durante la notte - lo stava accompagnando proprio lì, ma una volta accortosi della morte di Ugolini, deve aver preso paura, ha lasciato Gimmi a pochi metri dall’ospedale e si è dato alla fuga. Un’ipotesi – certo – ma i Carabinieri di Rimini – che si occupano delle indagini – stanno scandagliando proprio gli ambienti della tossicodipendenza, le amicizie di Ugolini. Chi lo ha portato all’Ospedale potrebbe essere la stessa persona ad avergli venduto la dose fatale - se di overdose si tratta. Fondamentale, per far luce sulla vicenda, sarà l’autopsia.
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