Ha tutte le caratteristiche di un giallo, l’omicidio avvenuto domenica notte a Cà Ceccarello, una località isolatissima, in mezzo ad un bosco, a tre chilometri da San Marino, nel Comune di Sassofeltrio. Teatro del delitto, una villetta per le vacanze estive, la seconda casa dell’omicida, Bruno Menieghetti, 58 anni, geometra di Ravenna, in pensione, invalido da un anno, per un ictus che gli ha paralizzato la parte sinistra del corpo. Lei, la vittima, era una badante polacca da poco in Italia: Bernardeta Gardoka 44 anni, da un mese assisteva il professionista e aveva accettato di farlo anche in questi giorni, nella casa di vacanza. Domenica sera, poco dopo le 22, la quiete della casa nel bosco viene interrotta da uno sparo. Quello della calibro 38 a tamburo di Bruno Meneghetti. La donna rimane colpita nella parte destra del basso ventre e poi si allontana nel bosco. Poco dopo Meneghetti chiama al telefono un amico e gli racconta che c’è stata una disgrazia e non sa cosa fare. L’amico avverte i carabinieri che alle 23 sono già sul luogo del delitto. Dopo un’ora di ricerche trovano il cadavere della donna dissanguata, a circa 80-90 metri dalla casa. Meneghetti sostiene prima che il colpo è partito accidentalmente. In un secondo tempo cambia versione e afferma di aver visto un’ombra e di aver sparato pensando ad un intruso, colpendo senza volerlo la badante. I carabinieri, dopo aver ascoltato alcune persone, all’alba hanno arrestato l’ex geometra con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Evidentemente gli inquirenti danno poco credito all’ipotesi dell’incidente. Martedì l’omicida –che è agli arresti nel carcere di Villa Fastigi a Pesaro – sarà interrogato dal Pm della procura di Urbino Claudio Coassin. L’autopsia sul cadavere della badante polacca sarà invece eseguita a Sassocorvaro.
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