Sono alcune centinaia le domande pervenute alla Segreteria di Stato alle Finanze. Un dato significativo, segno che anche a San Marino sotto la coltre di apparente benessere, si nascondono situazioni difficili, a volte drammatiche. Difficoltà più o meno gravi che in molti casi- forse per pudore- non appaiono in superficie. L’anno scorso, a chiedere aiuto, circa 250 persone e nuclei famigliari. Quest’anno- anche se non sono state ancora contate- le domande dovrebbe essere ancor più numerose, di certo oltre le duecento. Sono soprattutto madri sole con figli a carico ad avere maggiori problemi finanziari. Molte di loro, spiegano dalla Segreteria alle Finanze, provengono da fuori territorio e quindi non hanno una rete famigliare di sostegno. Ci sono poi molti anziani soli, nella maggior parte donne. Oltre 130 le persone che si sono rivolte alla csdl per un supporto tecnico nella compilazione delle richieste per l’accesso al fondo, ben 180 alla cdls.
Un numero decisamente alto- osservano Donatella Zanotti e Gianluigi Giardinieri- il doppio rispetto allo scorso anno. Molti, ad esempio, non sapevano se dichiarare o meno la loro situazione di indebitamento- un fenomeno molto diffuso- e che in certi casi incide fortemente sul bilancio famigliare. A rivolgersi al sindacato soprattutto donne separate o divorziate e pensionati bisognosi di una assistenza continua. Anche famiglie con uno stipendio basso e per le quali non si intravedono soluzioni positive. Ma ci sono situazioni ancora peggiori; madri con figli piccoli, in affitto e senza un reddito fisso. Casi di povertà conclamata, senza risorse nell’immediato. Emerge una situazione di disagio e di sofferenza- spiega Gianluigi Giardinieri della cdls - che deve a far riflettere soprattutto alla luce dei recenti aumenti tariffari, una scelta che va a pesare notevolmente sulle famiglie. Donatella Zanotti della Csdl torna invece a sollecitare il Governo ad attivarsi- così come previsto dalla legge di bilancio- per definire come applicare il certificato di credito sociale, meccanismo più strutturale e scientifico, in modo da assicurare alle famiglie in difficoltà interventi sistematici. E la Segreteria alle finanze conferma: in futuro sarà necessario intervenire in modo incisivo nei confronti delle nuove povertà . Non si deve più agire in termini di emergenza ma occorre guardare a fondo per avere risposte adeguate ed operare in modo equo e equilibrato.
Un numero decisamente alto- osservano Donatella Zanotti e Gianluigi Giardinieri- il doppio rispetto allo scorso anno. Molti, ad esempio, non sapevano se dichiarare o meno la loro situazione di indebitamento- un fenomeno molto diffuso- e che in certi casi incide fortemente sul bilancio famigliare. A rivolgersi al sindacato soprattutto donne separate o divorziate e pensionati bisognosi di una assistenza continua. Anche famiglie con uno stipendio basso e per le quali non si intravedono soluzioni positive. Ma ci sono situazioni ancora peggiori; madri con figli piccoli, in affitto e senza un reddito fisso. Casi di povertà conclamata, senza risorse nell’immediato. Emerge una situazione di disagio e di sofferenza- spiega Gianluigi Giardinieri della cdls - che deve a far riflettere soprattutto alla luce dei recenti aumenti tariffari, una scelta che va a pesare notevolmente sulle famiglie. Donatella Zanotti della Csdl torna invece a sollecitare il Governo ad attivarsi- così come previsto dalla legge di bilancio- per definire come applicare il certificato di credito sociale, meccanismo più strutturale e scientifico, in modo da assicurare alle famiglie in difficoltà interventi sistematici. E la Segreteria alle finanze conferma: in futuro sarà necessario intervenire in modo incisivo nei confronti delle nuove povertà . Non si deve più agire in termini di emergenza ma occorre guardare a fondo per avere risposte adeguate ed operare in modo equo e equilibrato.
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