Un lungo interrogatorio, lunedì pomeriggio, tra Gino Guidi, sammarinese di 47 anni arrestato martedì scorso mentre tentava di appiccare il fuoco ad un cassonetto a Rovereta, e il Commissario della legge, Alberto Buriani, titolare delle indagini, alla presenza dell’avvocato difensore, Antonio Masiello.
Durante il colloquio, l’uomo ha cambiato la sua versione, e se fino a quel momento si era addossato le responsabilità per un unico episodio, quello per il quale era stato arrestato in flagranza di reato, lunedì ha deciso di vuotare il sacco e di ammettere buona parte degli episodi che gli sono stati contestati.
Non è dato sapere quali abbia confessato e quali no: il più grave di quelli che gli erano addebitati era l’attentato incendiario a casa dei genitori del Comandante della Polizia civile.
Ha così reso piena collaborazione, e il giudice ha deciso di tenerne conto, concedendogli la libertà provvisoria. Dovrà sottostare ad alcune restrizioni ma comunque di lieve entità: non avrà nemmeno l’obbligo di rimanere in casa nelle ore serali. Molto soddisfatto l’avvocato difensore, Antonio Masiello, che ha assunto la difesa di Guidi e in pochi giorni ne ha ottenuto la scarcerazione.
Il suo cliente è accusato di danneggiamento continuato e rischia di essere condannato ad un massimo di due anni di prigionia. Ma è presto per pensarci e preoccuparsene: le indagini non sono finite, gli inquirenti sono ancora nella fase preliminare e il rinvio a giudizio è ancora lontano.
Durante il colloquio, l’uomo ha cambiato la sua versione, e se fino a quel momento si era addossato le responsabilità per un unico episodio, quello per il quale era stato arrestato in flagranza di reato, lunedì ha deciso di vuotare il sacco e di ammettere buona parte degli episodi che gli sono stati contestati.
Non è dato sapere quali abbia confessato e quali no: il più grave di quelli che gli erano addebitati era l’attentato incendiario a casa dei genitori del Comandante della Polizia civile.
Ha così reso piena collaborazione, e il giudice ha deciso di tenerne conto, concedendogli la libertà provvisoria. Dovrà sottostare ad alcune restrizioni ma comunque di lieve entità: non avrà nemmeno l’obbligo di rimanere in casa nelle ore serali. Molto soddisfatto l’avvocato difensore, Antonio Masiello, che ha assunto la difesa di Guidi e in pochi giorni ne ha ottenuto la scarcerazione.
Il suo cliente è accusato di danneggiamento continuato e rischia di essere condannato ad un massimo di due anni di prigionia. Ma è presto per pensarci e preoccuparsene: le indagini non sono finite, gli inquirenti sono ancora nella fase preliminare e il rinvio a giudizio è ancora lontano.
Riproduzione riservata ©