Il provvedimento si inserisce nella serie di nuove procedure sulla rilevazione e i controlli delle presenze, introdotte dal governo per dare seguito alla spending review per la Pubblica Amministrazione. Da oggi nessun dipendente della PA potrà evitare di timbrare entrata e uscita dal lavoro. Una deroga che in passato poteva riguardare quei lavoratori destinati a svolgere altrove la loro attività. Domani mattina, primo giorno lavorativo di settembre, l'atrio del marcatempo sarà più affollato del solito, dal momento che sarà consentito solo a chi è stato espressamente autorizzato dal dirigente del loro settore recarsi sul luogo di prestazione dell'opera senza passare il tesserino. Per quei pochi autorizzati, comunque, la deroga dovrà valere solo in caso di problematiche specifiche, sia di natura logistica che tecnica. Tradotto, solo in casi di assoluta e reale necessità. E' il primo atto di una trasformazione che interesserà chi lavora nella Pubblica Amministrazione. Già pronti nuovi orari di lavoro, e in fase di preparazione un piano per introdurre rigidi sistemi di controllo. Si va dall'inserimento di dispositivi in grado di registrare gli spostamenti, sui mezzi di servizio per chi opera fuori sede, alle telecamere per verificare l'identità di chi timbra il cartellino e per monitorare eventuali uscite non autorizzate. Tutto, assicura il Governo, nel rispetto delle vigenti norme in materia di privacy. Il piano con cui saranno introdotti i nuovi sistemi di controllo e verifica delle presenze, dovrà essere elaborato dal Direttore della Funzione Pubblica, e in attesa della sua nomina dal Capo del Personale, ci concerto con il Consiglio di Direzione. Una proposta articolata che dovrà essere consegnata entro il 31 ottobre . Nel documento, oltre alle modalità, dovranno essere indicati anche i costi da sostenere e i tempi che occorreranno per mettere in atto le nuove disposizioni.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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