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Scattata l'operazione “Valenza” dei carabinieri di Novafeltria

3 mar 2008
Carabinieri
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Si chiama “Valenza”, dal nome della gioielleria rapinata a Pietracuta il 21 marzo 2007, l’operazione dei carabinieri della compagnia di Novafeltria, coordinati dal capitano Umberto Geri, che ha portato all’arresto dei responsabili di un furto di oltre 100 milione di euro tra denaro contante, monili, preziosi e gioielli. I fatti risalgono all’anno scorso. Nella gioielleria del centro commerciale di Pietracuta entrano due persone parzialmente mimetizzate e dopo aver colpito con il calcio di una pistola la proprietaria in piena fronte, che tramortita cade a terra, le legano le mani dietro alla schiena e razziano il negozio. Dopo lunghe indagini, pedinamenti e attività investigative, svolte in collaborazione con i carabinieri di Arezzo e Brescia, gli inquirenti hanno individuato in territorio aretino un’auto con a bordo 4 persone, gli autori materiali della rapina e i loro complici. Si tratta di un 41enne, G.D. di Messina, P.A. 50 anni di Messina, M.A. 47enne e L.A. 54enne entrambi di Arezzo. Tutti risultano pregiudicati. Nell’auto, 30 kili di preziosi, fascette di plastica, nastro adesivo, scanner e altro materiale usato per le rapine. I fermati sono inoltre ritenuti responsabili di una rapina aggravata messa a segno in una nota gioielleria del viterbese. Ulteriori perquisizioni nelle loro abitazioni portavano anche al ritrovamento di parte della refurtiva della rapina di Pietracuta e della pistola ad aria compressa utilizzata per colpire la proprietaria. Un ritrovamento che ha esteso le indagini permettendo di individuare tutte le persone coinvolte nel colpo di Pietracuta, ricettatori compresi. 6 le persone accusate di concorso in rapina, tra loro i due esecutori materiali che devono rispondere anche di sequestro di persona e lesioni personali.

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