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Sciopero, i sindacati danno la carica: “È il momento per dimostrare la nostra forza”

di Monica Fabbri
10 nov 2022
Un dettaglio dal volantino dello sciopero
Un dettaglio dal volantino dello sciopero

I sindacati chiamano a raccolta i cittadini: martedì sarà sciopero generale. La manifestazione si svolgerà in Piazza della Libertà, in concomitanza con i lavori del Consiglio. Le tre sigle chiedono una riforma previdenziale equa e sostenibile e il rinnovo di tutti i contratti scaduti. Sono oltre 5mila i lavoratori ancora senza contratto nei settori privati del terziario e i salariati AASLP, di cui 3mila solo nel comparto del commercio. In stallo – scrive la Csdl - anche edilizia privata, servizi, bar-alberghi-ristoranti, salariati, banche. “È il momento per dimostrare la nostra forza”, scrivono i pensionati della Cdls.

“Si prospettano tempi difficili soprattutto per gli anziani. L’inflazione sui prodotti di prima necessità, ormai vicina al 13%, è un duro colpo alle loro già precarie condizioni economiche”, rincara la dose la FUPS-CSdL. Preoccupano gli aumenti delle bollette, con il rischio - per chi versa in stato di povertà - di dover rinunciare al riscaldamento. “Non è accettabile – attacca Pier Marino Canti della Federpensionati Cdls - che si voglia far pagare alla cittadinanza, con l’alibi perfetto dell’aumento dei costi dell’energia, la discutibile gestione finanziaria e progettuale dell’AASS”, e chiede al Governo un piano di aiuti economici. Definiscono entrambi inaccettabile il blocco della rivalutazione delle pensioni rispetto all’inflazione. Se passerà – avvertono - porterà un taglio netto del potere d’acquisto del 10%.

Per Elio Pozzi – Segretario FUPS-CSdL - sono maturi i tempi per una legge sulla non autosufficienza per i pensionati. E punta i riflettori sulla sanità, temendo che la dirigenza dell’ISS privilegi una medicina molto specializzata, trascurando le necessità più immediate di assistenza. Durissima la Cdls, con Canti che parla, tra le altre cose, di costo spropositato dei vertici dell'istituto, spese folli per consulenze e strumentazioni di fatto inutilizzabili. Molto sentita la situazione della medicina di base: “servizio da riprogettare – dice - e da rafforzare con nuovo personale. Basta parlare del “nuovo Ospedale”. Da qui l'appello alla partecipazione dei pensionati, “atto d’amore verso il Paese – scrive Canti - verso le giovani generazioni, per un futuro più equo e sostenibile”.





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