Dipendenza da gioco d'azzardo un vizio che tocca giovani e pensionati tanto da divenire una piaga sociale: la "nuova peste" o ludopatia di dostoevskijana memoria alla stregua delle droghe: molte le tentazioni a portata di mano o di computer; le slot machine sono 400 mila in Italia mentre il videopoker on line e televisivo impazzano causa l’enorme campagna pubblicitaria denunciata dal Codacons. Si gioca in orario scolastico e per gli anziani soprattutto nei giorni della pensione con conseguenze serie sui bilanci famigliari e lì interviene la malavita con lo strozzinaggio e il gioco illegale. Anche il gioco pubblico dai 10 miliardi del 2000 è passato ai 73 di oggi: spesa procapite da 175 a 1200 euro. 100 euro x italiano al mese in gratta e vinci e lotterie ma i 2/3 delle macchinette sfuggono ai controlli e gestite clandestinamente producono guadagni non tassabili impressionanti per le mafie attraverso i prestanome agiscono illecitamente nella legalità. Ricorrere ai giochi per far cassa è una questione etica (e riguarda anche il governo) e morale (per le persone) poi "business is businnèss" dicono oltre oceano... (pecunia non olet); le risposte odierne della politica vanno nella direzione di non incentivare le attività che trasformino un passatempo in una dipendenza “calendarizzando” leggi di contrasto per la salvaguardia dei clienti nei confronti dei gestori e concessionari di giochi pericolosi con multe salate fino alla distruzione dei macchinari.
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