15.000 metri cubi di rifiuti speciali sotterrati ad una profondità di appena 70-80 centimetri. A fare la scoperta il corpo forestale di Rimini che ha sequestrato a Sant'Aquilina un terreno di 19.500 mq. A dare il via alle indagini le segnalazioni di alcuni cittadini che avevano notato un andirivieni sospetto di camion. I militari hanno accertato che sul terreno di tre proprietari diversi erano stati fatti, tra l'inverno 2006 e la primavera di quest'anno, interventi di ritombamento e spianamento, dai quali emergevano però, insieme alla terra, anche macerie da demolizione, mattoni, calcestruzzo, ferro e plastica. Si è poi scoperto che uno dei proprietari aveva inviato una comunicazione al Comune dove informava di voler effettuare un riporto di 20-30 centimetri di terreno vegetale per spianare un campo. Il materiale utilizzato era però una miscela di rifiuti speciali e terra. Il titolare della ditta che ha effettuato i lavori e i due proprietari del terreno (il terzo era all'oscuro dell'intervento) rischiano ora l'arresto da 6 mesi a 2 anni e l'ammenda fino a 26 mila euro, oltre alla bonifica dell'area.
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