Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.7 alle 7.07 è stata registrata questa mattina dall'Ingv nelle Marche a 28 km dalle coste del pesarese ad una profondità di 7 Km. Sono seguite una lunga serie di scosse, uno sciame sismico, con con intensità che va via via diminuendo. Secondo i dati aggiornati alle ore 11,00 rilasciati dall'Ingv, la sequenza sismica conta finora 51 scosse, l'ultima delle quali è avvenuta alle ore 10,55, di magnitudo 2.3. Le due scosse più forti, invece, sono state quella delle 7,07 e quella avvenuta pochi minuti dopo, alle ore 7,12, di magnitudo 4.0. Il terremoto è stato avvertito in un'area molto vasta lungo la costa adriatica, dal Friuli Venezia-Giulia alla Puglia. L'epicentro si trova nella provincia di Pesaro-Urbino, a circa 31 chilometri dalla città di Fano e a 35 chilometri da Pesaro.
"La scossa è stata grande come la paura della gente, fortunatamente a Fano non stiamo registrando danni gravi a cose e persone, anche se le verifiche stanno proseguendo": è quanto racconta all'ANSA il vicesindaco della città marchigiana, Cristian Fanesi, al termine della riunione operativa che ha tenuto presso il Centro operativo comunale. "In via precauzionale - aggiunge - oggi e domani le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse, così da consentire ogni capillare verifica agli istituti". "Abbiamo chiuso anche altri edifici pubblici, mentre l'ospedale cittadino è completamente operativo, nessuna criticità ci arriva dalle strutture sanitarie e dalle case di cura del territorio", spiega ancora Fanesi.
Tanta la gente in strada ad Ancona, almeno un centinaio le famiglie che hanno preferito lasciare le loro abitazioni. Anche all'ospedale regionale di Torrette dipendenti e pazienti hanno preferito sfidare il freddo piuttosto che rimanere all'interno del nosocomio. Non si registrano al momento situazioni di criticità, solo tanta paura. I Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire in un appartamento per una persona bloccata dentro l'ascensore. In alcune case si è staccato l'intonaco ma non ci sarebbe nessun danno particolare alla struttura. Intanto i sindaci di Ancona, Jesi, Osimo, Loreto e Senigallia hanno avvisato la cittadinanza che per la giornata di oggi le scuole rimarranno chiuse.
"Sono state attivate le procedure che si avviano in caso di eventi come questo su tutte le attività, come le linea ferroviaria, con le verifiche per prendere atto della situazione", spiega Fabrizio Curcio, Capo della Protezione civile. Il "primo dato positivo è che non si registrano crolli o situazioni di grande preoccupazione - segnala Curcio - la prima verifica che si fa in questi casi è sugli eventi puntuali, scongiurata questo tipo di situazione ora si faranno le verifiche come richieste, presumo nelle scuole e in alcune strutture particolarmente elevate". Ciò detto, "l'evento è stato un evento importante, un 5.7 a una profondità di circa 7 chilometri - avverte il Capo della Protezione civile fortunatamente è stato in mare, quindi la parte epicentrale ha consumato la sua attività lontano dalle infrastrutture e questo probabilmente ha consentito un risentimento ampio ma criticità puntuali al momento non se ne registrano".
"La scossa si è sentita forte, ci mancava solo questa ad aggravare la situazione delle popolazioni colpite dall'alluvione": a dirlo all'ANSA è Riccardo Pasqualini, sindaco di Barbara, in provincia di Ancona, uno dei paesi più colpiti dalla bomba d'acqua del 15 settembre scorso. "Abbiamo visto oscillare gli alberi in maniera spaventosa - aggiunge il sindaco -. Le scuole le ho immediatamente chiuse per precauzione". "La nostra gente è già tanto provata, con il terremoto ora abbiamo chiuso il cerchio come si suol dire", conclude Pasqualini. "Un altro grande spavento che si aggiunge a quello, ancora non smaltito, dell'alluvione", dice invece Raimondo Romagnoli, vicesindaco di Ostra, altro territorio particolarmente martoriato dal nubifragio di settembre. "Stiamo facendo una ricognizione e fortunatamente non si registrano danni importanti", aggiunge. "Ma - conclude - resta la grande paura".
"Dopo le scosse di stamattina i pazienti si sono spaventati, come tutti noi nelle nostre case, e abbiamo provveduto a fare il necessario, a mettere in sicurezza i pazienti e fare il sopralluogo". Lo dice all'ANSA Fausto Mannucci, direttore sanitario della Casa di Cura Villa Igea, dopo la forte scia sismica di stamattina nelle Marche a seguito della quale la Clinica ha evacuato i degenti in via precauzionale e ora, dopo il via libera dei vigili del fuoco, ha ripreso l'attività. "I vigili del fuoco ci hanno dato il nullaosta - riferisce ancora Mannucci - e dopo il sopralluogo riprendiamo, con la dovuta calma e i dovuti tempi le nostre attività".
La scossa è stata avvertita anche a Roma, Firenze, Bologna e perfino in Croazia.
[DATI #RIVISTI] #terremoto Mw 5.9 ore 21:27 IT del 08-11-2022, Nepal Prof=18Km #INGV_33299441 https://t.co/ZOsCqWqGWr
— INGVterremoti (@INGVterremoti) November 8, 2022