La neve caduta anche questa notte ha creato disagi alla viabilità alle quote più alte ma le principali criticità e preoccupazioni si sono registrate per la piena dei fiumi Marano e Ausa e per gli allagamenti e le infiltrazioni, sia in edifici privati che pubblici. L'acqua è penetrata infatti anche nelle scuole elementari di Serravalle, Montegiardino, Fiorentino e Faetano ma le criticità sono state risolte e domani, a San Marino, saranno regolarmente aperte tutte le scuole. La Protezione Civile ha diramato una nuova allerta meteo di colore giallo – e quindi di criticità ordinaria – a partire dalla mezzanotte, per il livello dei corsi d'acqua e per il rischio di frane e smottamenti. Già oggi in mattinata il fiume Marano, nel momento di massima piena, è esondato nei pressi della rotonda per la zona industriale ma la portata è stata a livelli molto elevati per tutta la giornata.
Sempre nel Castello di Faetano una frana in via dei Seralli ha imposto la chiusura della corsia ascendente. I maggior timori per ulteriori smottamenti, allagamenti o esondazioni anche a Dogana, soprattutto nelle aree che costeggiano il fiume Ausa, dove diversi alberi sono caduti ostruendone parzialmente il flusso. Più in generale restano osservate speciali le zone calanchive. L'abbondante apporto idrico ha però generato problemi anche alle quote più alte come sulla strada Sottomontana, allagata in tarda mattinata nel tratto della semicurva sotto lo sperone. Per domani non si prevedono fenomeni intensi ma la Protezione Civile fa sapere che in nottata il Servizio Rotta Neve distribuirà sale sulle strade per prevenire, con l'abbassarsi delle temperature, la possibile formazione di ghiaccio.
L'emergenza ha scatenato polemiche sulla gestione: l'Usl chiede la definizione di un protocollo che chiarisca bene cosa devono fare i servizi, gli uffici e soprattutto i lavoratori in caso di neve o eventi atmosferici e calamità naturali. Repubblica Futura parla di un Governo sepolto sotto 60 cm di neve, inadeguato nella comunicazione e nelle decisioni.