Circa 10 milioni di euro, prestati senza sufficienti garanzie, e mai restituiti dopo essere stati dirottati su società e conti riferibili a Stefano Marangoni e Maurizio Frezza, entrambi imputati così come il direttore della Banca del Titano, Adriano Pace. L’istituto bancario nel 2006 fu commissariato e il Governo per salvarlo dalla bancarotta, intervenne anche con un sostanzioso contributo economico per favorirne l’acquisto da parte della nuova proprietà. Il commissario della legge Roberto Battaglino ha ascoltato alcuni testimoni, tra cui Stefano Caringi, ex ispettore della vigilanza di Banca Centrale ed anche l’ex direttore di Bcsm, Luca Papi. Caringi ha confermato anomalie e irregolarità nell’assegnazione degli affidamenti E’ probabile che per una più chiara definizione dei flussi di denaro il giudice disponga una perizia contabile. Marangoni e Frezza sono sotto processo anche in Italia, per la stessa vicenda, con l’accusa di riciclaggio. Contro Adriano Pace, sempre per la Banca del Titano, è invece aperta presso il tribunale sammarinese una causa civile.
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Luca Salvatori
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