La Segreteria alla Giustizia interviene in merito alla rogatoria su Asset Banca definendo insostenibile quanto affermato da Alleanza Popolare, e cioè che la decisione del giudice d’appello di revocare l’ordinanza con la quale il giudice di primo grado aveva ammesso la rogatoria, sarebbe conseguente alle pressioni subite dal Segretario agli Esteri. Ivan Foschi ricorda che sia in Consiglio che in Congresso è stata ribadita la piena fiducia ai magistrati ed è stato espresso formalmente il rispetto dei ruoli e dell’autonomia del potere giudiziario da quello politico. “Le dichiarazioni di AP – prosegue Foschi – si configurano invece come un tentativo di screditare la Magistratura a soli fini di strumentalizzazione politica, quando invece in passato questo movimento si era distinto nella difesa delle istituzioni ed in particolare del tribunale. Una sentenza – conclude Foschi – può non essere condivisa, ma deve essere rispettata senza mettere in discussione l’integrità e l’indipendenza di chi la emette.”
AP dal canto suo, ribadisce che il Segretario Stolfi avrebbe messo in atto comportamenti inaccettabili, lesivi dell’autonomia della Magistratura: “la decisione di non collaborare con la Magistratura italiana nella ricerca della verità – continua AP – comporterà un aumento della tensione fra le istituzioni dei due Paesi e possibili ripercussioni sull’intero sistema”.
AP dal canto suo, ribadisce che il Segretario Stolfi avrebbe messo in atto comportamenti inaccettabili, lesivi dell’autonomia della Magistratura: “la decisione di non collaborare con la Magistratura italiana nella ricerca della verità – continua AP – comporterà un aumento della tensione fra le istituzioni dei due Paesi e possibili ripercussioni sull’intero sistema”.
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