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Serata di Rete sulle mafie: conoscerle per combatterle

14 nov 2014
Serata di Rete sulle mafie: conoscerle per combatterleSerata di Rete sulle mafie: conoscerle per combatterle
Serata di Rete sulle mafie: conoscerle per combatterle - Sullo sfondo un clima e una cultura di omertà, al centro e al nord Italia esattamente come al sud, c...
Sullo sfondo un clima e una cultura di omertà, al centro e al nord Italia esattamente come al sud, che porta cittadini, imprese e anche amministrazioni, una volta che la mafia arriva e si insedia, a negarne la presenza.
E' Gaetano Alessi, di Agrigento, ma da anni sindacalista a Bologna, a creare un parallelo fra mafie in Sicilia e organizzazioni malavitose nei nostri territori, presentando il suo “Cose Nostre, 2012-2014 – cronache di un biennio di mafie in Emilia-Romagna”.
La mappa delle mafie: ci sono tutte, quelle italiane, quelle internazionali, dalla cinese alla russa. Entrano nel tessuto produttivo locale: appalti, edilizia, tentativi di infiltrazioni anche nelle fasi di ricostruzione post-terremoto.
Mafie in Riviera e a Rimini. Il punto insieme a Davide Vittori del Gruppo Antimafia Pio La Torre: la penetrazione nel settore alberghiero e i collegamenti con San Marino.
Ed è Antonio Fabbri, giornalista dell'Informazione, con il suo “Hanno arrestato Podeschi” 1 e 2, ad approfondire, alle luce delle ultime vicende giudiziarie, il legame fra corruzione e mafie sul Titano. Alla domanda “Perché la magistratura si è mossa ora?” pone una serie di motivazioni: la pressione degli organismi internazionali per l'adeguamento alla trasparenza; leggi interne che hanno consentito nuove indagini bancarie; sul fronte del tribunale – una riorganizzazione che ha reso più efficace l'azione della magistratura; per esempio, la possibilità di lavorare in pool.

AS

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