A due anni e mezzo dalla conclusione della legislatura amministrativa, la Giunta di Castello di Serravalle sta vivendo una fase di straordinaria incertezza. Sostituire il capitano eletto, che è decaduto in seguito all'ingresso in Consiglio Grande e Generale, non è impresa facile. In base alla legge, l'incarico dovrebbe passare a Gian Luca Montanari, il più votato alle amministrative dopo Capicchioni, ma Montanari ha deciso di non accettare, per via dell'incompatibilità con il suo ruolo di dirigente sindacale. Seguendo l'ordine delle preferenze ottenute, l'incarico dovrebbe essere quindi affidato a Luciana Guidi, ma anche lei avrebbe già fatta sapere, sia pure a livello informale, che non intende accettare l'investitura a Capitano di Castello: un compito che richiede impegno e dedizione e quindi anche tanto tempo. Per risolvere la delicata questione, in questi giorni, si sta esplorando la possibilità di affidare la guida del castello ad altri membri eletti della lista A: Filippo Tamagnini o Renato Rossi. La riserva sarà sciolta con tutta probabilità entro la prossima settimana. Una giunta, quella di Serravalle, che in precedenza era stata modificata, rispetto alla composizione originaria, anche in seguito alla morte di Giuseppe Amici, a cui è subentrato Marino Gaj, e alle dimissioni di Andrea Zafferani, sostituito da Sandra Giardi. Un percorso dunque particolarmente tortuoso per l'amministrazione locale a cui fa capo il castello piu' popoloso della Repubblica, gravato da numerosi questioni da affrontare, a partire da quelli della qualità e della sicurezza delle strade.
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