E’ progressivo l’invecchiamento della popolazione italiana. Le persone con almeno 65 anni sono circa 10 milioni, oltre il 18% degli abitanti, un dato che aumenterà nei prossimi decenni.
Le proiezioni istat ipotizzano infatti una società dove la presenza di persone anziane sarà ancora più incisiva. L’incidenza degli ultra sessantenni sulla popolazione, nel 2025, sarà pari al 33%.
Nel quadro nazionale però la peculiarità dell’Emilia Romagna vede il rapporto tra anziani e giovani propendere verso questi ultimi considerato che al 1° gennaio 2006 i residenti in regione hanno registrato un aumento di oltre 36 mila unità.
Cresce però anche la popolazione anziana. E’ over 65, il 23% della popolazione e oltre 275 mila hanno più di 80 anni.
E’ evidente quindi, sottolinea la Csil riminese, quanto sia rilevante la trasformazione in atto nella società che ha ricadute anche sanitarie perché l’allungamento della vita comporta anche problemi di salute e di non autosufficienza.
Problemi che gravano sempre di più sulle famiglie e provocano una modifica sia del loro assetto che delle condizioni economiche. Infatti la presenza di anziani e di non autosufficienti fa lievitare notevolmente la spesa famigliare per la sanità, la salute e i trasporti.
A questo si deve sommare il dato, non trascurabile, che in 25 anni le famiglie emiliano-romagnole sono aumentate del 18%, ma il loro nucleo famigliare è sempre più piccolo e questo comporta una notevole riduzione della spesa mensile.
Le proiezioni istat ipotizzano infatti una società dove la presenza di persone anziane sarà ancora più incisiva. L’incidenza degli ultra sessantenni sulla popolazione, nel 2025, sarà pari al 33%.
Nel quadro nazionale però la peculiarità dell’Emilia Romagna vede il rapporto tra anziani e giovani propendere verso questi ultimi considerato che al 1° gennaio 2006 i residenti in regione hanno registrato un aumento di oltre 36 mila unità.
Cresce però anche la popolazione anziana. E’ over 65, il 23% della popolazione e oltre 275 mila hanno più di 80 anni.
E’ evidente quindi, sottolinea la Csil riminese, quanto sia rilevante la trasformazione in atto nella società che ha ricadute anche sanitarie perché l’allungamento della vita comporta anche problemi di salute e di non autosufficienza.
Problemi che gravano sempre di più sulle famiglie e provocano una modifica sia del loro assetto che delle condizioni economiche. Infatti la presenza di anziani e di non autosufficienti fa lievitare notevolmente la spesa famigliare per la sanità, la salute e i trasporti.
A questo si deve sommare il dato, non trascurabile, che in 25 anni le famiglie emiliano-romagnole sono aumentate del 18%, ma il loro nucleo famigliare è sempre più piccolo e questo comporta una notevole riduzione della spesa mensile.
Riproduzione riservata ©