I genitori promotori della settimana corta nelle scuole sammarinesi, delusi dalle risposte finora ricevute dalle istituzioni, tornano a chiedere un incontro a tutti i referenti della Politica e della scuola.
Il timore dei genitori, promotori della settimana corta nella scuola, è che anche quest'anno, nonostante le sollecitazioni alla Segreteria di Stato Istruzione, alla commissione consiliare competente e ai vertici della Scuola media, non se ne faccia nulla. Dopo una lunga trafila il collegio docenti ha dato mandato ad un apposito gruppo di lavoro di incontrare il comitato – riferisce una nota – ma ancora tale possibilità non si è concretizzata. Di qui la richiesta, della scorsa settimana, di un incontro congiunto a tutti i referenti della Politica e della scuola. Il comitato nello scorso mese di giugno aveva consegnato al Segretario Podeschi oltre 1600 firme a sostegno della settimana corta nella speranza che, l'ampia condivisione ottenuta nell'opinione pubblica, sortisse una reazione positiva delle istituzioni, magari avviando una sperimentazione utile a toccare con mano tutti gli aspetti che questo cambiamento può comportare. Ma così non è stato. Il gruppo di genitori, che ha anche aperto una pagina Facebook, non molla e chiede, in ogni caso, di non vincolare l'eventuale settimana corta alla realizzazione dell'ipotetico Polo Scolastico che – affermano – ha il solo scopo di “spostare in un futuro nemmeno futuribile tale cambiamento”.
Il timore dei genitori, promotori della settimana corta nella scuola, è che anche quest'anno, nonostante le sollecitazioni alla Segreteria di Stato Istruzione, alla commissione consiliare competente e ai vertici della Scuola media, non se ne faccia nulla. Dopo una lunga trafila il collegio docenti ha dato mandato ad un apposito gruppo di lavoro di incontrare il comitato – riferisce una nota – ma ancora tale possibilità non si è concretizzata. Di qui la richiesta, della scorsa settimana, di un incontro congiunto a tutti i referenti della Politica e della scuola. Il comitato nello scorso mese di giugno aveva consegnato al Segretario Podeschi oltre 1600 firme a sostegno della settimana corta nella speranza che, l'ampia condivisione ottenuta nell'opinione pubblica, sortisse una reazione positiva delle istituzioni, magari avviando una sperimentazione utile a toccare con mano tutti gli aspetti che questo cambiamento può comportare. Ma così non è stato. Il gruppo di genitori, che ha anche aperto una pagina Facebook, non molla e chiede, in ogni caso, di non vincolare l'eventuale settimana corta alla realizzazione dell'ipotetico Polo Scolastico che – affermano – ha il solo scopo di “spostare in un futuro nemmeno futuribile tale cambiamento”.
Riproduzione riservata ©