San Marino fu tra i primi Paesi al mondo a schierarsi contro l’embargo. Lo ricorda l’Ambasciatore della Repubblica a Cuba, Luca Brandi, che giudica assolutamente positiva la scelta del Presidente statunitense, Barack Obama, di revocare una serie di restrizioni nei confronti di Cuba, agevolando tra l'altro i viaggi degli americani-cubani che hanno famiglia sull'isola.
Obama ha detto che, per una revoca totale dell'embargo, in vigore da 47 anni, occorreranno forti progressi verso la democrazia. La decisione di Obama elimina anche ogni restrizione all'invio di denaro dagli Usa ai parenti residenti a Cuba (finora il limite era di 1.200 dollari l'anno) e allenta le limitazioni all'invio di altri beni. D'ora in poi sarà possibile spedire nell'isola abiti, oggetti per l'igiene personale e attrezzature da pesca mentre resta il divieto di regali per gli alti funzionari del Governo e del Partito Comunista.
“L’embargo applicato finora - ci racconta Brandi raggiunto al telefono mentre partiva per Cuba - ha colpito soprattutto la povera gente, non certo il sistema di Governo dell’isola. Le rimesse dei parenti che vivono all’estero sono infatti una delle voci principali dell’economia cubana. Questi provvedimenti mirano a rendere il popolo cubano meno dipendente dal regime castrista" e rappresentano una delle aperture più significative in oltre mezzo secolo di gelo tra Washington e L'Avana.
Obama apre anche all'avvio di voli regolari con l’isola. Se la caduta totale dell'embargo è ancora lontana, per la prima volta dal 1982, i cubano-americani saranno liberi di viaggiare tra gli Stati Uniti e Cuba.
Sonia Tura
Obama ha detto che, per una revoca totale dell'embargo, in vigore da 47 anni, occorreranno forti progressi verso la democrazia. La decisione di Obama elimina anche ogni restrizione all'invio di denaro dagli Usa ai parenti residenti a Cuba (finora il limite era di 1.200 dollari l'anno) e allenta le limitazioni all'invio di altri beni. D'ora in poi sarà possibile spedire nell'isola abiti, oggetti per l'igiene personale e attrezzature da pesca mentre resta il divieto di regali per gli alti funzionari del Governo e del Partito Comunista.
“L’embargo applicato finora - ci racconta Brandi raggiunto al telefono mentre partiva per Cuba - ha colpito soprattutto la povera gente, non certo il sistema di Governo dell’isola. Le rimesse dei parenti che vivono all’estero sono infatti una delle voci principali dell’economia cubana. Questi provvedimenti mirano a rendere il popolo cubano meno dipendente dal regime castrista" e rappresentano una delle aperture più significative in oltre mezzo secolo di gelo tra Washington e L'Avana.
Obama apre anche all'avvio di voli regolari con l’isola. Se la caduta totale dell'embargo è ancora lontana, per la prima volta dal 1982, i cubano-americani saranno liberi di viaggiare tra gli Stati Uniti e Cuba.
Sonia Tura
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