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Siccità a San Marino: produttori e coltivatori chiedono investimenti per immagazzinare acqua

Colture e allevamenti sono in forte sofferenza.

9 lug 2021

Produttori agricoli e coltivatori diretti si dicono molto preoccupati per la siccità, arrivata peraltro dopo una “primavera con bruschi cali di temperatura, ventosa e poco piovosa”. Si registrano già perdite produttive sul fieno e gli ortaggi affermano -, i terreni sono sempre più secchi, tutte le colture sono in sofferenza, anche quelle poco idroesigenti, a causa dell’aumento delle temperature.



“La disponibilità di acqua, piovana o d’irrigazione – continuano -, rappresenta uno dei fattori più importanti per determinare la sopravvivenza delle piante e la loro produttività”, ma per alcune colture non è possibile fare un’irrigazione di sussistenza. Portano come esempio vigneti e uliveti, entrambi in forte sofferenza. Mentre negli allevamenti lo stress da caldo porta ad un calo di produttività e aumento dei costi gestionali. Ed anche le api sono già state penalizzate da avverse condizioni meteo.

Allevatori e coltivatori chiedono dunque investimenti, “sempre più vitali”, per immagazzinare acqua durante le stagioni piovose, per poterla poi utilizzarla nei periodi più siccitosi. Negli ultimi periodi invece la pioggia cade in maniera impetuosa, senza che la terra abbia il tempo di assorbirla. In pratica dilava i terreni e crea frane.




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