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Siccità: non è allarme per le colture del Titano

7 lug 2006
Siccità: non è allarme per le colture del Titano
Non c’è emergenza per le colture sammarinesi. La siccità che sta colpendo pesantemente le coltivazioni italiane non si fa sentire sul Titano. Gli esperti dell’ufficio agrario tranquillizzano in questo senso e ricordano il 2003 come l’anno più difficile. Intanto i cereali: orzo e grano se la caveranno, dal momento che proprio in questi giorni è in corso la trebbiatura. Il settore trainante dell’agricoltura in territorio non avrà però una annata degna di questo nome. Infatti, paga i terreni difficili lasciati in eredità dall’annata passata e che gli agricoltori non sono riusciti a lavorare in condizioni ideali. Non sarà un problema di qualità – dicono all’Ugraa – bensì di quantità. Discorso invece tutto aperto per le altre colture: in particolare i campi di foraggio ed erba medica, che proprio per la loro conformazione sentono meno la siccità. Così come gli olivi e le viti. Al momento, l’unico problema è stato quello del brusco cambiamento climatico con il passaggio da temperature polari a caldo forte. Qualche foglia di olivo è ingiallita, nulla di preoccupante però per il prosieguo della stagione, tempo – è il caso di dirlo – permettendo. La situazione è comunque monitorata costantemente dai tecnici ed esperti dell’ufficio agrario. L’acqua c’e’ e sotto il primo strato di terreno, la riserva idrica è disponibile.

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