Fumare è diventato più caro e ora anche per i sammarinesi, dopo gli aumenti che già da qualche mese avevano interessato le tasche dei fumatori italiani. Da giovedì, infatti, le “bionde” più consumate sono aumentate di 10centesimi. Un rincaro arrivato prima rispetto a quanto previsto dalla bozza di decreto che fissava gli aumenti a partire dal 16 ottobre. Tutte le marche costeranno di più, sia le nazionali che le estere nonostante permanga a San Marino quella differenza di qualche centesimo rispetto all’Italia. Per un pacco di Marlboro rosse bisognerà pagare la cifra di 3 euro. Per le Philip Morris 2 euro e 90, per le Camel 2 euro e 50, con un aumento di 10 centesimi dal vecchio listino. Per le Nazionali 1 euro e 80 e anche per le MS 10 centesimi in più. In controtendenza, alcuni tipi di sigari, cubani e toscani, costeranno meno rispetto a prima. Le ragioni della maggiorazione sono comunque da imputarsi alla necessità di adeguamento all’Italia, dove quest’anno si registrano ben due aumenti imposti dalla Finanziaria 2003: uno ad aprile e l’altro durante l’estate. Un ritardo quello di San Marino dovuto anche a motivi contingenti: i pacchetti con le nuove diciture a salvaguardia della salute non si trovavano in Repubblica, così per tamponarne la mancanza si è ritardato nell’aumentare il prezzo delle sigarette.
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