Gli aerei siriani hanno bombardato oggi alcuni quartieri di Aleppo, bastione della ribellione, così come Daraa, la città a sud di Damasco, da cui è partita la rivolta anti regime, ormai un anno e mezzo fa. Lo denuncia l’osservatorio siriano per i diritti umani che poi, come quasi ogni giorno del resto, riferisce di 60 morti solo nella giornata odierna. Secondo gli attivisti il bilancio più sanguinoso è a Daraya, con 15 civili uccisi, tra cui bambini. L’osservatorio dirama cifre impressionanti, dicendo che dall’inizio della rivolta le vittime sono arrivate a 24mila, 4mila solo nel mese di agosto. Intanto il capo della missione di osservatori a Damasco, il generale Babacar Gaye, oggi ha lasciato la capitale siriana, una settimana dopo la fine della missione degli osservatori dell’Onu. Il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di porre fine alla missione, che doveva verificare il rispetto del cessate il fuoco, che peraltro non è mai stato rispettato.
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