Continua il braccio di ferro fra regime e Lega Araba, che ha respinto la richiesta di Damasco di modificare la proposta di invio di 500 osservatori nel Paese. Il presidente Bashar al Assad ha detto: “Non ci piegheremo mai ad un intervento militare”. E il ministro degli esteri ha definito senza precedenti “l’ingerenza della Lega che - osserva Muallem - mina la nostra sovranità”. Scontri fra sostenitori e oppositori di Assad anche Al Cairo, proprio davanti alla sede della Lega Araba. In Siria non si ferma la rivolta: due granate sono esplose contro il principale edificio del partito Baath. Mentre il consiglio nazionale siriano che riunisce le opposizioni ha annunciato il suo programma politico: caduta del regime ed elezione di un'assemblea costituente.
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