Centinaia di persone uccise, cadaveri allineati in fosse comuni, bambini e donne vittime di esecuzioni sommarie avvolti in sudari bianchi immersi nel sangue: sono centinaia, secondo fonti concordanti, i corpi trovati alla periferia di Damasco, nella località di Daraya. Non ci sono fonti indipendenti a chiarire chi abbia compiuto le stragi e in quanti giorni: l'orrore è l'unica, accertata realtà. Gli uomini, ma anche le donne e i bambini, con fori di proiettile in testa oppure smembrati da colpi dell'artiglieria sono l'evidenza di una o più stragi, presumibilmente in atto nella cittadina a sud-ovest della capitale da martedì scorso, da quando cioé è iniziata una vasta offensiva dei militari determinati a "ripulire" (così dicono) questi quartieri dalla presenza dei miliziani ribelli. Intanto il presidente Assad ha attaccato: sventeremo il complotto straniero contro Damasco.
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