![In Siria la repressione prosegue nonostante gli accordi](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/f8/f81e993365ee6e52d7057b8e17881165b934ae7b64752.jpg)
Nel paese ieri è stato un altro venerdì di sangue. Sarebbero una ventina i morti, ieri, al termine della preghiera. Morti che si aggiungono alle centinaia dei mesi scorsi, e che fanno dubitare dell’intenzione del governo di Assad di rispettare gli impegni presi nei giorni scorso con la Lega araba. Ritiro dei carri armati e dei blindati, che invece stanno ancora sparando a Homs e nella periferia di Damasco. Ritiro dell’esercito dalle città, e nemmeno questo pare ancora iniziare. Il governo ha promesso l’amnistia per chiunque consegni le proprie armi entro una settimana, purché non abbia ucciso nessuno. Gli Stati Uniti non ci credono: “Al posto dei siriani non mi fiderei di un regime che ha una lunga storia di promesse non mantenute”, ha detto una portavoce della Casa Bianca.
Riproduzione riservata ©