In Siria proseguono i massacri di soldati governativi da parte dei ribelli, armati – come si è appreso ieri – anche da Stati confinanti come Israele. Almeno 16 militari sono rimasti uccisi in alcune località della provincia di Aleppo. Ma a preoccupare, maggiormente, in queste ore, è la possibile escalation militare con la vicina Turchia - da mesi apertamente ostile al Governo di Damasco - per la vicenda del caccia abbattuto. Il velivolo di Ankara era stato centrato dalla contraerea siriana dopo aver sconfinato volando a bassa quota e velocità elevata. Martedì se ne discuterà alla riunione Nato a Bruxelles: la Turchia, infatti, è un membro dell’Alleanza Atlantica. Il ministro degli esteri britannico Hague ha annunciato che Londra sosterrà un'azione energica al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Secondo Damasco si starebbe cercando un pretesto per un intervento armato da parte della Nato in Siria. La stessa Turchia aveva ammesso lo sconfinamento dell’aereo militare.
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