Il tema è di stretta attualità, i relatori “di peso” per continuare ad alimentare un dibattito sempre molto acceso a livello nazionale italiano: sulla riforma della legge elettorale il premier Renzi ha investito tutta la sua credibilità, sicuro del fatto - e lo ha recentemente dichiarato - che tra cinque anni l'Italicum “sarà copiato da mezza Europa”. Ma come si è giunti a questo? Doveroso un excursus storico sugli ultimi sistemi di voto che si sono susseguiti in Italia, per poi tornare a ragionare sul futuro evidenziando i punti qualificanti “del nuovo” ma anche le criticità e le ripercussioni dei principi enunciati dalla Corte costituzionale sul processo di riforma in atto. Abbandono delle coalizioni, capolista bloccato, doppio turno, questione preferenze, candidature multiple: pro e contro della nuova legge. Partendo tuttavia da un assunto: il sistema elettorale perfetto non esiste. Dalle Politiche alle Amministrative, ed è proprio l'esperienza ormai ultraventennale di elezione diretta del Sindaco, illustrata dal Vice Presidente ANUSCA (Associazione Nazionale degli Ufficiali di Stato Civile e d'Anagrafe), Sergio Santi a risultare come uno dei modelli più riusciti. Ad ogni modo, spicca un elemento su cui riflettere ed è il calo dei votanti, forse il dato più preoccupante al di là della legge applicata.
Nel video le interviste a Ciro Trotta, Prefetto (esperto Ministero dell'Interno); Antonio Agosta, docente Scienza Politica Università Roma 3; Claudio Palomba, Prefetto di Rimini.
Silvia Pelliccioni
Nel video le interviste a Ciro Trotta, Prefetto (esperto Ministero dell'Interno); Antonio Agosta, docente Scienza Politica Università Roma 3; Claudio Palomba, Prefetto di Rimini.
Silvia Pelliccioni
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