Smaltire una determinata tipologia di rifiuto sanitario, a San Marino, può costare fino a 762 volte ciò che è previsto in Emilia-Romagna. E' vero, questo è il caso più clamoroso, tra quelli indicati in Commissione Sanità, dal Direttore dell'ISS; e si riferisce ad una specifica categoria di medicinali: farmaci di uso veterinario scaduti; e nel prezzo è impropriamente incluso anche il trasporto transfrontaliero. Bisogna poi tenere conto che una Regione italiana deve gestire enormi stock di rifiuti sanitari, e maggiore è la quantità, minore è il costo al chilogrammo dello scarto da smaltire. In tempi di spending review – comunque - tutto ciò fa riflettere. Nella relazione di Bianca Caruso si parla di criticità diffuse. Si fa allora un parallelo tra i prezzi di smaltimento offerti da una ditta di San Marino, e quelli indicati dalla gara Intercent-ER dell'Emilia Romagna. Se si considerano – ad esempio – gli imballaggi contenenti sostanze pericolose, o contaminati da esse, si passa da 2 euro al kg sul Titano, a 76 centesimi oltreconfine. Per i medicinali citotossici e citostatici il divario è molto più ampio: 160 euro al kg è il prezzo offerto dalla ditta di San Marino, a fronte di 1,05 euro previsti dalla gara d'appalto emiliano-romagnola. Come è possibile una simile situazione? Innanzitutto, la Caruso, segnala l'assenza di una regia unica che segua la tematica: ogni servizio che produce rifiuti – dalla Farmacia, alla Direzione Infermieristica – si fa carico per conto proprio di gestire gli scarti, e questo porterebbe a disperdere energie e ad aumentare il rischio di errori. Su questo punto – sottolinea comunque il Direttore dell'ISS – sono già stati predisposti appositi corsi di formazione. Sarebbe opportuna, in ogni caso, per un processo così delicato e tecnico, l'istituzione di un gruppo di lavoro coordinato da un referente unico competente e che si interfacci con la Direzione Aziendale e con i servizi produttori di rifiuti. Anche perché la gestione delle pratiche di spedizione transfrontaliere prevede un iter complesso; errori o ritardi possono provocare non solo costi aggiuntivi, ma anche un accumulo di rifiuti che crea problemi non indifferenti. L'obiettivo, infine, è di evitare una parcellizzazione delle ditte destinate allo smaltimento, e di rivolgersi ad un unico soggetto, con il coinvolgimento anche di aziende sammarinesi, per particolari tipologie
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