Questa mattina i 35 ragazzi dei soggiorni culturali sono stati ricevuti dai Capitani Reggenti.
Hanno un’età compresa fra i 18 e i 28 anni e provengono dagli Stati Uniti, dall’Argentina e dalla Francia. Per molti di loro è la prima volta in Repubblica.
Tra le prime iniziative richieste dalla Consulta dei sammarinesi residenti all’estero, per dar modo ai loro figli e nipoti di approfondire la conoscenza di San Marino attraverso la cultura, la storia, la lingua italiana, in 28 anni sono stati oltre 770 i giovani residenti all’estero che hanno partecipato a questa esperienza culturale uscendone sempre entusiasti ed arricchiti, al punto che alcuni hanno addirittura deciso di trasferirsi a San Marino. “Speriamo – è l’auspicio del Segretario agli Esteri, Fiorenzo Stolfi – che alcuni di voi diventino attivi all’interno delle Associazioni dei Sammarinesi all’Estero o assumano incarichi di natura consolare o diplomatica nel luogo di residenza”.
“L’autonomia del nostro Paese non deve significare sterile privilegio – hanno detto i Capitani Reggenti – . Alla base ci deve essere la comprensione di diverse culture, religioni, modi di vivere e di pensare. Ognuno si deve sentire cittadini del mondo. E anche se la maggior parte di voi abitualmente parla una lingua diversa – ha proseguito la Reggenza – queste tre settimane di permanenza faranno crescere in voi la consapevolezza di appartenere ad uno Stato minuscolo per dimensioni, ma grande per la sua storia e le sue istituzioni”.
Hanno un’età compresa fra i 18 e i 28 anni e provengono dagli Stati Uniti, dall’Argentina e dalla Francia. Per molti di loro è la prima volta in Repubblica.
Tra le prime iniziative richieste dalla Consulta dei sammarinesi residenti all’estero, per dar modo ai loro figli e nipoti di approfondire la conoscenza di San Marino attraverso la cultura, la storia, la lingua italiana, in 28 anni sono stati oltre 770 i giovani residenti all’estero che hanno partecipato a questa esperienza culturale uscendone sempre entusiasti ed arricchiti, al punto che alcuni hanno addirittura deciso di trasferirsi a San Marino. “Speriamo – è l’auspicio del Segretario agli Esteri, Fiorenzo Stolfi – che alcuni di voi diventino attivi all’interno delle Associazioni dei Sammarinesi all’Estero o assumano incarichi di natura consolare o diplomatica nel luogo di residenza”.
“L’autonomia del nostro Paese non deve significare sterile privilegio – hanno detto i Capitani Reggenti – . Alla base ci deve essere la comprensione di diverse culture, religioni, modi di vivere e di pensare. Ognuno si deve sentire cittadini del mondo. E anche se la maggior parte di voi abitualmente parla una lingua diversa – ha proseguito la Reggenza – queste tre settimane di permanenza faranno crescere in voi la consapevolezza di appartenere ad uno Stato minuscolo per dimensioni, ma grande per la sua storia e le sue istituzioni”.
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