Da tre giorni si era allontanata da casa in preda ad una crisi depressiva. E i suoi genitori lo avevano segnalato alla Gendarmeria. Gioverdì sera è stata ritrovata, ma solo dopo un inseguimento da film cominciato sul lungomare di Rimini. La giovane sammarinese, attorno alle 22, nota le sirene della Polizia Municipale alle sue spalle. Gli agenti la vogliono fermare e multare perché procede a velocità pericolosa e non ha rispettato il rosso ad un incrocio. La ragazza si spaventa e inizia una lunga fuga, alla guida della sua auto. Arrivata al porto, tampona uno scooter, facendo cadere a terra un uomo e sua figlia di 9 anni che riportano fratture e contusioni non gravi. La fuga della sammarinese prosegue in mezzo al traffico di fine luglio. Altri semafori rossi e velocità elevatissima, verso San Marino. La ragazza arriva sulla superstrada e imbocca la deviazione per Sant’Aquilina. Al rientro sulla superstrada viene bloccata da una pattuglia che la sta aspettando. Non si da per vinta e scappa a piedi per i campi. Poche decine di metri e viene raggiunta e fermata dagli agenti. Poi il trasferimento a Rimini, e la scoperta della verità che sta dietro questo episodio. La giovane ha problemi psichici e non da notizie di se da alcuni giorni. Ora è ricoverata nel reparto di psichiatria dell’Infermi. A suo carico una denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, omissione di soccorso, e poi le numerose infrazioni stradali. Le persone che ha investito non sono in pericolo di vita.
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