Il matrimonio aiuta a sconfiggere il cancro: un individuo sposato che scopre di avere un tumore risulta avere migliori chance di farcela contro la malattia, per il fatto di avere una probabilità maggiore di seguire bene le terapie. Lo rivela una maxi-ricerca su dieci diversi tipi di tumori (i più diffusi) condotta presso i prestigiosi Dana-Farber Cancer Institute e Brigham and Women's Hospital di Boston. Lo studio è stato pubblicato su Journal of Clinical Oncology, e ha coinvolto quasi 735 mila persone con una diagnosi di tumore. Gli esperti hanno diviso il campione di pazienti tra sposati, non sposati e vedovi, ed hanno confrontato il rischio di ciascun paziente di andare incontro a metastasi. A parità di altri fattori noti (come età, stato sociale, livello di istruzione), che possono avere un'influenza sulla prognosi del tumore, è emerso che i pazienti non sposati e i vedovi avevano un rischio di sviluppare metastasi del 17% maggiore e seguivano le terapie in modo appropriato con una probabilità inferiore del 53% rispetto ai pazienti sposati. Lo studio, spiega uno degli autori, Ayal Aizer, è ''importante perché suggerisce che il medico dovrebbe sempre indagare se il paziente è sposato o meno e, in caso non lo sia, spronarlo a farsi aiutare e supportare nella lotta al cancro''.
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