Il 5 febbraio in Italia è la giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare: uno dei paradossi della società moderna. Per il network internazionale “Azione contro la fame” nel mondo c'è cibo a sufficienza per tutti, ma è necessario ripensare i sistemi produttivi alimentari e lavorare per una equa distribuzione delle risorse. Dunque la giornata nazionale, in Italia, per prevenire lo spreco alimentare è un’occasione per riflettere sul grande paradosso dell’era attuale.
783 milioni le persone che nel mondo soffrono la fame eppure si stima che il cibo perso e sprecato ogni anno a livello globale ne potrebbe sfamare 1,26 miliardi, ovvero quasi il doppio di quelle che ogni giorno vanno a letto senza cena.
In Italia quasi 1 persona su 10 è povera e non ha accesso ad un’alimentazione adeguata, allo stesso tempo, si stima che ogni italiano butti nella spazzatura mezzo chilo di cibo ogni settimana.
Per Simone Garroni, Direttore di “Azione contro la Fame”, la fame non è un problema di scarsità di risorse, ma di sistema e occorre agire sulle cause strutturali, tra cui le disuguaglianze nella distribuzione di risorse a livello globale.
Contro lo spreso alimentare c'è anche una giornata internazionale, il 29 settembre, istituita dalle Nazioni Unite, con l'approvazione di una risoluzione proposta proprio da San Marino in tandem con Andorra.