Uno spettacolo musicale di ispirazione europea con forti radici sudamericane: è “Concha Bonita”, il musical di Nicola Piovani e Alfredo Arias.
Concha Bonita è l’argentino Pablo, o meglio, era Pablo, di professione calciatore. L’incontro con la vita e i sentieri della sensualità e della cultura parigina, dove si trasferisce, lo trasformano in Concha. Ed è tanto avvenente da meritare il soprannome di Bonita.
Fa strage di cuori, si assicura l’eredità di un vecchio ricco italiano, diventa una donna libera con una nuova, meravigliosa vita. Ma come tutte le favole anche quella di Concha dovrà fare i conti con alcuni imprevisti. È uno spettacolo insolito sospeso tra fiaba e commedia con musiche che spaziano dal rock al tango, dal melodramma alla rumba al mambo.
Un importante messaggio finale per "Concha Bonita": non aver paura a guardarsi dentro perché, come dice Arias, “possiamo spingerci fino in fondo alle nostre fantasie, senza creare catastrofi nella vita di nessuno, trovando nuove strade per gli affetti e rispettando l’innocenza degli altri”.
Concha Bonita è l’argentino Pablo, o meglio, era Pablo, di professione calciatore. L’incontro con la vita e i sentieri della sensualità e della cultura parigina, dove si trasferisce, lo trasformano in Concha. Ed è tanto avvenente da meritare il soprannome di Bonita.
Fa strage di cuori, si assicura l’eredità di un vecchio ricco italiano, diventa una donna libera con una nuova, meravigliosa vita. Ma come tutte le favole anche quella di Concha dovrà fare i conti con alcuni imprevisti. È uno spettacolo insolito sospeso tra fiaba e commedia con musiche che spaziano dal rock al tango, dal melodramma alla rumba al mambo.
Un importante messaggio finale per "Concha Bonita": non aver paura a guardarsi dentro perché, come dice Arias, “possiamo spingerci fino in fondo alle nostre fantasie, senza creare catastrofi nella vita di nessuno, trovando nuove strade per gli affetti e rispettando l’innocenza degli altri”.
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